Il principio dello star bene con se stessi funziona, per esempio, anche con gli animali domestici.
Gli animali sono meravigliosi, perché ti mettono in uno stato emotivo fantastico.
Quando provi affetto per il tuo animale, sei in uno stato di amore che porterà un gran bene nella tua vita.
Un regalo da non poco (James Ray, filosofo)
L'importanza degli animali nella medicina e nella ricerca di base ha preso sempre più piede all'interno delle terapie convenzionali, introducendo una serie di attività che hanno l'obiettivo primario di migliorare la qualità della vita di alcune categorie di persone (anziani, bambini, ciechi, malati terminali ecc...).
Il contatto con l'animale infatti ha aiutato più di una volta a soddisfare certi bisogni quali l'affetto, l'amicizia e la sicurezza che le persone, affette da gravi patologie, avevano perso, stimolando energie positive e distogliendoli, in modo da rendergli così più accettabile il disagio in cui si trovano.
Anche per le patologie che possono sembrare più leggere come ipertensione e cardiopatite, il contatto con un animale, accarezzandolo, riduce la pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.
Non parliamo poi del contatto fra bambini e animali, che permette ai piccoli pazienti di accettare meglio le terapie imposte dal personale sanitario, favorendo un senso di responsabilità e stabilendo un rapporto di fiducia fra animale e uomo.
Un valido aiuto è visto anche per pazienti con disturbi di apprendimento, dell'attenzione, disturbi psicomotori, nevrosi, sindrome di down, sindrome di west, autismo, demenze senili di vario genere, ma anche nei casi di riabilitazione motoria.
Negli Hospice, soprattutto, i pazienti oncologici terminali possono essere accompagnati dai loro animali del cuore alleggerendo così il peso del percorso di fine vita.
Ovviamente queste terapie vengono sempre affiancate alle terapie tradizionali, ma l'animale è sempre visto di più come co-terapeuta.
Finchè non si è amato un animale,parte della propria anima resta assopita...